— ii5 — senza fondo! I venti spingono senza pietà la massa oscura e amara. Sempre sono uditi e non ascoltano niente. Commettono cose che somigliano a delitti. Non si sa su chi scagliano i bianchi spruzzi di schiuma. Che ferocia empia nel naufragio! Quale affronto alla Provvidenza! Sembra, talvolta, che sputino su Dio. Sono i tiranni dei luoghi ignoti. Luoghi spaventosi, mormoravano i marinai di Venezia. Gli spazi frementi subiscono le loro violenze. Ciò che accade in quei grandi abbandoni è inesprimibile. Qualche cosa di equestre è mischiato con le tenebre. L’aria fa un rumore di foresta. Non si vede nulla e si odono galoppate. È mezzogiorno : improvvisamente fa notte. Passa un tornado. È mezzanotte e repentinamente fa giorno : si accende l’emanazione polare. Turbini si alternano in senso inverso, specie di danza orrenda, scalpitio dei flagelli su l’elemento. Una nube troppo pesante si rompe nel mezzo e poi cade a pezzi sul mare. Altri nuvoloni pieni di porpora rischiarano e brontolano, poi si oscurano lúgubremente. La nube, vuotata dal fulmine, annerisce : è come un tizzone spento. Sacchi di pioggia si squarciano, trasformandosi in nebbia. Lì una tornace nella quale piove ; più in là un’onda dalla quale sprizzano fiamme. 1 biancori dell’oceano sotto i nembi rischiarano lontananze sorprendenti. Si vedono deformarsi certi spessori nei quali errano forme vaghe. Mostruosi ombelichi incavano le nubi. I vapori turbinano; le onde piroettano; le naiadi ebbre si rotolano. A perdita d’occhio, il mare pesante e molle si muove senza spostarsi. Tutto è livido. Grida disperate si sprigionano da quel pallore. In fondo all’oscurità inaccessibile tremolano grandi fasci di tenebre. Talvolta vi è parossismo. Il rumore diviene tumulto, come l’onda diviene cavallone. L’orizzonte, confusa sovrapposizione di flutti, oscillazione senza fine, continua il suo cupo mormorio : getti di fracasso vi scoppiano bizzarramente; si crede di udir starnutire delle idre. Sopravvengono soffi di freddo e poi soffi di caldo. La trepidazione del mare annunzia uno spavento che si aspetta tutto. Inquietudine. An-