— 72 — dell’interferenza sono di gran lunga superate. Così si riscontrano altezze prodigiose presso il faro di Eddys-tone, alto metri 52, che rimane spesso completamente coperto ed avviluppato dai marosi. La lunghezza e la distanza fra due creste di onde successive è da 25 a 30 volte la loro altezza. Ma si osservano anche onde lunghe metri 800. Secondo la formula empirica di Stevenson, l’altezza dell’onda, in funzione dell’ampiezza del mare libero, può stabilirsi, espressa in piedi, all’incirca una volta e mezza la radice quadrata della distanza dalla costa di sopravvento, espressa in miglia. In mare aperto è evidente come l’intensità del vento sia fattore determinante dell’altezza delle onde : la più recente ed attendibile formula (quella del dott. E. Zimmermann) dà all’ altezza dell’ onda (espressa in piedi) il valore di 0,65 volte la velocità elei vento in miglia. Lo stesso Zimmermann è arrivato alla seguente formula, per stabilire la lunghezza dell’onda : 3_ 1 (lunghezza dell’onda) = 7,15 v/ h4 altezza dell’onda) in cui 1 ed h sono espressi in piedi. Quanto alla velocità di trasmissione delle onde, si ritiene che essa sia legata soltanto alla lunghezza dell’onda. Un’onda di 120 metri di lunghezza si propagherebbe alla velocità di circa 30 miglia orarie. La profondità a cui si fa sentire l’azione delle onde non è ancora stata ben studiata. I la tuttavia una notevole importanza pratica per la navigazione subacquea, benché i sommergibili possano ritenersi sicuri alla profondità di 50 metri. Altre caratteristiche delle onde sono : la velocità di propagazione, che varia con la velocità del vento (in media è di 23 miglia orarie, mentre nelle regioni degli alisei raggiunge le 27 miglia) *) e il periodo, cioè il 1) Da osservazioni fatte ¡11 alto mare si è arrivati a dedurre che quando il vento ha una intensità inferiore a circa 30 miglia orarie, la velocità dell’onda è maggiore di quella del vento; minore quando l’intensità del vento è maggiore a 30 miglia.