— 88 — costruzione dei bacini sfruttanti la marea all’Aber Vrac’h (nord-ovest della Bretagna) si è adottato un nuovo sistema, nei confronti dei bacini serbatoi, consistenti nell’accumulare l’energia idraulica in eccesso sotto forma di aria compressa. Ciò per ovviare alla grande difficoltà dovuta al fatto di dover ottenere una corrente elettrica regolare da una sorgente di energia irregolare e fluttuante. Può darsi quindi che quanto prima sia possibile sfruttare utilitariamente il combustibile azzurro, certamente in grado di dare una resa maggiore del combustibile bianco *). Correnti marine e circolazione oceanica. Correnti marine (fiumi pelagici). — Traslazione di acque convogliate, da un punto all’altro dell’oceano, veri fiumi nei mari, ve ne sono di lente e di rapide, impetuose; alcune fredde, altre calde. Spesso due correnti a temperatura differente camminano affiancate. Si può affermare che esse rappresentano le risultanti di tutte le circostanze che turbano l’equilibrio della statica del mare. Si distinguono in correnti di superficie (scorrenti in acque superficiali), in correnti di profondità che si muovono in seno all’oceano, e, anche, in correnti verticali, che salgono e scendono tra il fondo e la superficie. Causa delle correnti. — Su tale argomento regna ancora discordanza di opinioni ed ipotesi. Si distinguono in essenziali ed accessorie. Sono essenziali : i°, l’azione dei venti regolari (alisei e contro-alisei), soffianti in permanenza e in direzione fissa sulla superficie delle acque; 2°, la differenza di densità dell’ acqua nei diversi punti dell’ oceano, do- i) In Italia fin dal 1917 il dott. Cesarano ha impiantato nella scogliera di Voltri una stazione sperimentale composta di cinque distinti apparecchi ondo-motori per l’utilizzazione del moto ondoso. Tali congegni hanno resistito alle oiù violente tempeste ed hanno funzionato con mare anche calmissimo.