RlCCARDO PITIÈRI. Un rito funebre s' è ieri compiuto; ancora una volta un Poeta è morto. Riccardo Pittèri, triestino, esule dalla aua terra tragicamente aspettante, ansioso in questa sacrll Roma che lo proteggea con la sua gloria infinita, ha chiuso per sempre i suoi vivi occhi. Non egli vedrà sventolare sull'alto San Giusto la ban­diera d'Italia, non udrà i marinai d'Italia can­tare pei golfi azzurri del suo placato mare. Una morte s' è così ingrandita dietro il velo della tristezza, come ingrandiscon l'alberature dei navigli dietro il velo delle nebbie, al!'alba. In­torno alla bara di questo poeta ieri piangevano accorati molti che in una diversa OTa non avreb­bero avuto forse che una breve parola di raJ1l.. manco. E la umana trasfigulazione è avvenuta per volontà del destino . • Ma Riccardo Pittèri, anche se avesse tolto il suo commiato prima o dopo la. iipntesca Ola . 119­