— 92 — esempio, New York con Lisbona, Labrador con l’Inghilterra, le Spitzbergen, sempre accessibili in estate, con la Groenlandia, perpetuamente ghiacciata. Anche il regime pluviometrico dell’Europa nord occidentale è direttamente comandato dalla corrente del Golfo. Sembra anzi che nello studio delle fluttuazioni del Gulf Stream si debba intravvedere la possibilità di prevedere il tempo a lunga scadenza. Otto Petersen, per esempio, ha potuto constatare che la data in cui si potrebbe iniziare l’aratura nei pressi di Upsala, dipende dalla temperatura delle acque dell’Atlantico al largo delle coste norvegesi, circa un paio di mesi prima. Questa benefica corrente fu magistralmente paragonata all’apparato di una stufa a vapore, in cui : fornello = zona torrida; caldaia = golfo del Messico; tubo conduttore = corrente del Golfo; appartamento riscal-dato= Europa settentrionale; tubo di ritorno = corrente Artica. Dagli Inglesi questa corrente è chiamata padre delle tempeste, perch’essa originando centri di bassa pressione lungo il suo tragitto, suscita e trasporta i cicloni. Secondo i recenti studi di Krummel, Schott, Wust e Manner, i fenomeni presentati dalla corrente del Golfo sono assai più complicati di quanto prima fu ritenuto; la corrente sarebbe da ritenersi piuttosto un complesso sistema di correnti anziché un solo fiume ’). A norma poi di recentissime ipotesi, sostenute da oceanografi scandinavi e dal francese Le Damois, sarebbe messa in dubbio l’esistenza scientifica della « corrente del golfo». Secondo la loro teoria, detta del «cuore atlantico », tale convogliamene di acque sarebbe dovuto ad oscillazioni e contrazioni di due distinte masse i) Otto Krummel: Handbuch der Ozeonagraphic. Studgaril, 1907-1911. Gérard Scott: Geographie des Atlantichen Ozenas. Hamburg, 1926. Georg Wust: Florida und Antillenstrom. Berlin, 1924.