— 133 — Quinta. — Il barometro scende rapidamente in un ciclone, dalla circonferenza al centro; è pure una conseguenza del movimento ciclonico. Sesta. — Il ciclone cammina; l’esperienza ha dimostrato, infatti, che mai un ciclone resta stazionario; esso percorre sempre una specie di parabola, la cui sommità, nei due emisferi, è in latitudine comprese tra i ventidue ed i trenta gradi. Settima. — Il ciclone si allarga e la sua intensità diminuisce a misura che esso avanza sulla traiettoria ; ciò che l’osservazione dimostra, senza mai che vi sia eccezione. Arrivato molto lontano, il ciclone perde il suo carattere di eccezionale violenza e diventa una tempesta ordinaria. Un ciclone tropicale. Dalla lettura del seguente brano, tratto dal libro <( Acqua Rossa » del più grande scrittore marinaresco italiano vivente, il comandante Giorgio Groppi, si può cogliere piena la sensazione di un ciclone tropicale : « Cadeva la pioggia, tropicale, ciclonica, come un diluvio. Cielo, orizzonte, mare, tutto si confondeva in un nembo grigio solcato dalle strisce innumerevoli delle gocce oblique cadenti. Da tre ore il grosso piroscafo da carico proseguiva a stento, scosso dal violento beccheggio. Il suo capitano, appena colto dal fortunale in quella parte sospetta dell’Atlantico, osservatone con calma i caratteri, aveva compreso di essere coinvolto in una tempesta a tipo rotatorio e, poiché il vento spirava da Grecale, aveva dedotto che il centro del turbine, il temibile punto da evitarsi ad ogni costo, doveva trovarsi presso a poco in direzione di Scirocco. Allora aveva diretto la sua nave per Greco-Tramontana, in modo da prendere il vento al mascone di dritta, e, constatato che girava lentamente sulla sinistra diventando,