— 229 — rose sul Canal grande, formando con questo un solo spettacolo di bellezza pittoresca. Degne d’ esser viste sono la chiesa degli Schiavoni, pure sul Canale, quella evangelica e il tempio israelitico. * * * Oltre a insigni collezioni private di oggetti d’arte e di storia, Trieste ha il Museo d’arte Revoltella e i due musei storici : d’antichità l’uno, del Risorgimento 1’ altro. A questi sono da aggiungere il Museo di storia naturale e quello del mare. A uomini illustri la città, tutta affannata a conquistarsi il suo posto al sole, ha eretto pochi monumenti. Il più notevole è quello dedicato al letterato archeologo triestino Domenico Rossetti. Un monumento che la città aveva dedicato a Giuseppe Verdi fu distrutto per opera della polizia austriaca e de’ malviventi da essa assoldati, il giorno in cui 1’ Italia dichiarò la guerra di redenzione. L’ Austria sapeva benissimo che nella figura del grande maestro che aveva creato le melodie ispiratrici del Risorgimento italiano, i triestini avevano voluto esaltare la Patria. Oggi la mite figura di Giuseppe Verdi non guarda più dal suo zoccolo quadrato l’incessante passaggio della folla cittadina; ma'che importa? Dappertutto, dalle aste, da’ balconi e da’ pennoni sventola il tricolore e ricorda non solo quell’ uno, ma tutti i grandi d’Italia; e lassù, sul piazzale di S. Giusto, una lapide portante i nomi di tutti i triestini volontariamente caduti nella guerra di redenzione, è testimone dinanzi a’ secoli passati e a’ futuri della fede di Trieste.