Indovinello. Qual’è quella cosa ch’ora ò chiara, ora è scura, e non sta mai due giorni a una misura 7 Martedì. Martedì è il giorno che gli antichi deliravano a Marte, uno dei »ette astri ch'rawi con*ide«iavano come pianeti (Luna, Mercurio, Venere, Sol»’, Marte, (Jiove, Saturno) ignorando che il Sole non è un pianeta mentre è tale la nostra Terra, a che la Luna è un «aUiiite, perchè ruota attorno alla Terra. Né sapevano ancora (per la mancanza del caanocchial.'', «coperto da < Jalileo nel 1610) che esistono due altri pianeti invisibili ad oochio nudo, cioè l’rano e Nettuno. Ma torniamo al martedì. Il martedì non era considerato giorno di Inion augurio, n neppure il venerdì : anche oggi qualche persona poco istruita segue il precetto : Nè di Venta» né di Marte, non ai sposa né si parte, • i nostri campagnoli dicono: Quan’ che al plùf il prin mariani de Lune no vin plui sec par ché Lune. Mercoledì. Il giorno di mecao della w'ttimana è dedicato a Mercurio, il piti piccolo dei pianeti e quello che é ptù vicino al Sole. Giovedì. Il quinto giorno della settimana é dedicato al gigante dei pianeti : a Oiove, che ha una circonferenza undici volte maggiore di quella della Terra e, invece di una sola Luna o satellite, l>a nove satelliti, dei quali i quattro maggiori furono scoperti da Galileo. Con giovedì m è già nella seconda parte della