— 164 — dichiarò il fatto miracoloso, e fece collocare 1* immagine in una cappella eretta per suo ordine. Più tardi in quel posto fu costruita una chiesa, quindi un monastero che fu affidato a’ frati benedettini. Il primo abate del monastero si chiamava Barbano, e da lui prese il nome r isola. Il santuario odierno non è quello antico ; esso fu costruito nel 1593 sulle rovine di un tempio pagano, dedicato a Diomede e Nettuno. Molti decenni or sono, non lontano dall’ isola, un pescatore trovò impigliata nella rete una statua di legno, rappresentante San Francesco d’Assisi ; la statua fu portata a Grado e collocata nella chiesa di san Vito. Il santuario di Barbana hi moltissimi devoti. Nel giorno dell’ Assunto si raccolgono nell’ isola molti fedeli delle lagune di Marano, di Caorle, di Venezia, del Friuli e dell’ Istria litoranea. I Gradesi v’ accorrono, invece, in una caratteristica, solenne processione di barche la prima domenica di luglio. Essi menano seco in una barca, tutto fiori e festoni di frasche e drappi, la Madonna di Grado ; i mille colori festosi della processione si riflettono nell’ acqua tranquilla della laguna, con un meraviglioso effetto pittoresco. Alla Madonna di Grado viene portata incontro, pure in processione, sino alla riva dell’ isola, la festeggiato immagine di Barbana. Sembra un omaggio da regina a regina ; e non manca neppure la leggenda che la Madonna di Barbana usi chinare il capo in atto di saluto, quando s’ approssima quella di Grado. Vittorio Furlani.