— 159 — e, in più, con una bella pineta, sulla sinistra della foce del Tagliamcnto. Mancano solo i palazzi marmorei di Venezia che si rispecchino sui canali e le meravigliose facciate e le gondole signorili. Non mancano invece i monumenti che richiamano alla mente Venezia. A Marano, che sorge proprio sul lembo della laguna a 7 chilometri da S. Giorgio di Nogaro e a meno ancora da Porto Nogaro (il porto maggiore del Friuli ; porto però fluviale, perchè è sul fiume Como) si trovano ad ogni piè sospinto ricordi della regina dell’Adriatico. Basta guardare la bella Torre comunale e le sue pareti e quelle di altri edifici con stemmi e statue ed iscrizioni in onore dei diversi provveditori o capitani che si distinsero per il loro valore. Inoltre basta anche osservare i costumi degli abitanti, che sono in maggioranza pescatori, e sentirli parlare, per riconoscere che qui siamo nel Friuli per la geografia, ma non per quel che riguarda la popolazione. Questa presenta anche un particolare interesse per tutte le sue usanze relative alla organizzazione della pesca, alle quali si è mantenuta fedele attraverso i secoli. La pesca sovrattutto dei muggini (sieoli) vi è abbondantissima ed è fatta nelle così dette « valli cioè in recinti spesso costituiti da semplici graticci di canne (grisiole) sostenute da pali, altre volte invece da veri argini. Congegni speciali permettono ai pesciolini che emigrano dalle bocche delle lagune ai canali e seni più interni di entrare nelle valli, impedendo invece loro di uscire. Così il pesce vi rimane come prigioniero e cresce nella valle, e sarà poi catturato con facilità quando avrà raggiunto la grandezza utile. La laguna di Marano alimenta ogni venerdì di pesce fresco una parte notevole della pianura friulana. Marano ha poi anch’ essa il suo « Lido ». ma ben