— 102 — versi da quelli friulani. Fin là del resto si estendeva il Dogado, cioè il territorio originariamente sotto la dipendenza del Duca o Doge di Venezia. La leggenda della laguna d’Aquileia. Il barcaiolo che la vigilia di Natale urta con la barca contro il ponte Orlando in quel d’Aquileia, ode giungere di lontan lontano una strana sinfonia di suoni : nell’ aer perso della sera tremano i rintocchi di tutte le campane delle altissime torri che dominano una misteriosa città sommersa, che la furia dei barbari non potè distruggere, una grandiosa città, che ora riposa sotto la cupa volta della laguna. La prora della barca ha appena urtato contro la cuspide dorata della torre che, per subito incanto, le campane intonano la triste canzono di lontananza, canzone che echeggia con un fascino indicibile nella deserta pianura, mentre come un colossale fantasma contro la fredda volta del cielo s’erge «Ini neri cipressi la quadrata mole della torre di Aquileia. F. il fascino della bellezza che non torna più si diffonde mestamente nel mondo. Ugo Pellis. Pai frut. Ancia P ànima à bisugna, qualche volta, da mangià. Al siò pan al è un bon libre, Scrit pulìt.... e ben leà. G. Malattia della Vallata. Gli uomini più notevoli di Aquileia antica. Grisogono, cittadino di Aquileia (secolo IV) monaco letterato. Rufino, Concordia (330-410) apologista cristiano.