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    Avete mangiato. Ora guardato un po’ sulla tavola : che cosa sono tutti quei rimasugli di pane e tutto quelle briciole ? Pane se ne prende finché se ne ha voglia, ma non se no sciupa ; le briciole non si spargono e tanto mono ci si impastano pallottole come fanno certi ragazzi di nostra conoscenza. Bisogna rispettare il pano che è il cibo più buono, quello che chiediamo a Dio anche nel Pater rwster.
    Pensate alla credenza popolare: «Da morti dovremo andare tutti a raccattar le briciole che si sparsero in vita, con un dito aeeeso per farei lume e un corbellino sfondato per mettercele dentro »
Buna sera....
                lìim» «era, buna m«...
Cui che miIum» no dnptrt.«
               L* r fintila la zomada,
                I* è finii il mé lavór nella ffr&xin <!*■! Sumór:
             buna aera, buna aera.....
        Cui eh«*	no
Bun*	U cuunpan*
               Jà aunit I’ Avrmaxia. e cM «un al è una imnn, l’è un» vngia. un' alegria : por che al riami la lame* a poUé dal *n lavór ne la Rraua del Sijmér : buna arra, btma «rra....
         Cui che	no di*pm,
               , Runa *•*».... In «omp la vii a viodi il fun> iW mA riamili, vi odi il «voi d» la enula. tónti il ciani d«-l me vtxin :