— 141 - sulla Livenza ed altre in maggior quantità a Porto-gruaro, sul Lèmene. Pordenone sorse verso il 1200, ed allora non si parlava di ferrovie ; le stesse strade carrozza-bili erano mal tenute e mal sicure ; si doveva passare da uno Stato all’ altro (la Venezia era allora tutta spezzettata in signorìe diverse) e ad ogni confine pagare dogane, e ai ponti pedaggi. Si viaggiava cioè male e con mille intoppi. Si cercava quindi di raggiungere, appena fosse possibile, il mare, l’Adriatico del quale era padrona Venezia. Oggi le cose sono mutate. Pordenone poi ebbe una storia molto singolare : per secoli fu in signoria della casa d’Austria ; formava cioè una specie di oasi tedesca (per possesso, s’intende, non per parlata, che era friulana) tutt’ intorno circondata dal dominio prima dei patriarchi, poi della repubblica di Venezia. Cose da medio evo ! Ma nel 1508 la città si diede a Venezia, e ne seguì poi le sorti. Gli uomini più notevoli di Pordenone e del Friuli occidentale. Giorgio di Polcenigo (XVIII sec.) poeta ed erudito. Pileo di Prata (sec. XIV) cardinale e dotto diplomatico. Pietro Capretto (Pordenone XV sec.) restauratore degli studi latini. Jacopo di Porcia (Porcia 1462-1538) erudito, storico e letterato. Gli Amai/tei : Francesco (Pordenone 1480-1540) dotto, letterato. — figli : Girolamo (Oderzo 1507-1574) maestro di medicina e letterato. — Gian Battista (0-derzo 1525-1573) letterato. — Cornelio (Oderzo 1530-