PAROLE AL LETTORE Nemesi, per la legge «dello contrapasso)), la condannò al destino della pecora. E il lupo si chiamò Democrazia. Il leone è un grande simbolo. Significa forza, magnanimità, plastica bellezza. E rug-ge da stemmi di papi, imperatori, re e altri grandi che, senza essere eccelsi come i primi, portavan nelle Vene sangue color bleu. Un celebre inglese gli rubò il muscolo più vivo e nacque re Riccardo cuore di leone. Ma, come il usole» e V »aquila», «il re della foresta» gioca volentieri all’ironia. Il sole negli stemmi, e «nottole» sotto i tetti; l’aquila nei blasoni, e «oche» nella vita; il leone su la fronte, e il palazzo invaso da «conigli». La vanità ha il ventre pieno di menzogne. Ma talvolta si trovan leoni anche sotto i tetti. Nati su uno scoglio, in riva al mare, ci piacquero sempre gli uomini tagliati nella rupe: Dante, Michelangelo, Shakespeare, Wagner. Ci sarebbe piaciuto anche un santo tagliato come loro. E un giorno lo trovammo in un palazzo bizantino. Si chiamava Pier Damiano, cardinale di Ravenna. 12