IL VOLTO DEL DESTINO fiava quel vento impollinato ci’ascesi che sai, nessun libro più potente e suggestivo che la biografia dell’eroe della Tebaide. All’ arrivo del «nostro», Treviri era una tendopoli di gente consacratasi al Signore. I boschi che le ammantellavano le spalle di città cortigiana, eran tutti popolati di monaci. Capanne, capannucce e, sotto l oro dei fragili tetti di paglia, monaci dall’anima fresca come un ruscello. Dei quali, altri cantavano sotto i tetti le lodi di Dio; e altri, a crocchi, sotto le rame ancor roride e stillanti, leggevano la Bibbia. — Dunque, clima carico di bacilli monacali? — Perchè bacilli? Se te la dà il Signore e tu non ne fai «sacca piena di farina ria», la cocolla non solo significa rinunzia, ma pensiero, arte, vita, serenità. Interroga «il sole di Tomaso», metti la tua testa scettica su quella fontana di note che è il petto di Guido Monaco d’Arezzo, contempla Angelico di Fiesole fra i suoi angeli e senti Francesco, giullare di Dio, mentre discorre con frate Leone di «quella perfetta letizia» che gli inonda il seno, canoro di poesia... 76