LA RIPRESA DI RUFINO basilica della Risurrezione era una menzogna e un tradimento... Tra gli ammiratori di Origene c’era Panfilo, uomo pieno d’ingegno e di santità, che, cacciato in prigione in odio a Cristo, avea tentato di spezzare l’esasperante monotonia del carcere, scrivendo, quell 'Apologia che è l’esaltazione più entusiasta che un grande della fede potesse scrivere d’un altro grande... Quel libro parea fatto a posta per presentare Origene all’Occidente e Rufino lo tradusse. Ma ciò non potea bastare al conseguimento del fine, che s era proposto. Presentato l’uomo e il dotto, attraverso VApologia di Panfilo, bisognava mettere gli occidentali in grado di leggere l’opera principale del pensatore alessandrino. E voltò dal greco in latino quel Peri Archón, che era, a giudizio di tutti, il «vangelo)) e il «breviario» dell’origenismo. Ma, conoscendo bene il genio della razza a cui s’indirizzava, traducendo, avea sforbiciato via tutti quei punti di dottrina, che gli eran parsi ostici e ripugnanti alla mentalità latina. 248