NEL NOME DI ORIGENE Ma la folla neppur s’accorgeva che il vescovo la sventagliava a quel modo, attratta com’era da Epifanio, che continuava imperturbabile nel suo terribile f accuse... Allora Giovanni comandò all’arcidiacono di invitarlo a far fine, e a scendere dall’ambone. Epifanio aveva finito e obbedì. Frattanto, era corsa la voce che la sera Giovanni avrebbe controbattuto e la Risurrezione fu presa d’assalto un’altra volta. Erano accorsi, coi cristiani, molti ebrei e non pochi gentili. Excitata bile, il vescovo di Gerusalemme parlò contro quella grossolana genia di an-tropomorfisti, che erano gli avversari di Ori-gene ; e con gli occhi fulminava spesso Epifanio che, in pluviale, ascoltava dal presbitero, seduto in faldistorio. Il vescovo di Salamina non era uomo da tornarsene con le pive nel sacco. Chiese, dunque, di poter replicare e lo fece con tanta chiarezza di idee, con tanta passione e con tanto impeto giovanile, che la folla fu lì lì per scoppiar nell’applauso... — Gerolamo? 230