SCORCIO Santo, lungo la strada della tua vita l’anima ci si è riempiuta di desideri come una bisaccia ; e ora, sul punto del congedo, sentiamo che i desideri si fondono in voci che hanno l’ala e l’anelito della preghiera. Ma perchè, mentre questa sale, ci guardi stranito, aguzzando in giù le tue folgoranti pupille? Forse per vedere chi mai su la terra s’è ricordato di te? Siam noi, nati sul mare, con le finestre aperte alle burrasche. Titano pieno di cuore, abbiano più luce gli altari dei Santi che Dio fece giganti per la gloria della sua Chiesa ; per le spirituali fortune della umanità. Oh, balza e splendi sui vertici, con Paolo, con Agostino, con Bonaventura e con Tommaso ! E tu, che sentisti la grandezza e il destino di Roma come pochi, fa che Roma si levi come un sole, perchè è a Lei che Dio ha affidato i grandi destini del mondo. O Santo, o Santo, le nazioni, vecchie caravelle con le chiglie cariate e i fianchi pieni di falle, vanno alla deriva. Deh, risplendano su le buie marine i fari accesivi un giorno dalla destra di Pietro e nel seno beato di Dio 302