LA PARTENZA DI RUFINO Il più sorpreso è Gerolamo che, giunto il giorno stabilito per la partenza, vuole accompagnare il vecchio amico fino a Giaffa. Gli fece compagnia, finche la nave non levò le ancore e prese a veleggiare alla volta d’Italia... Guardala là, come fila leggera, leggera su Tonde ! — Il «perchè» di quella improvvisa partenza ? — La rivincita di Origene a Roma, capitale della Chiesa e del mondo... Gerolamo avea creduto di avere stretto la mano ad un convertito, ma Rufino era più origenista che mai... — Cocciutaggine? — Onestà? Veleggia, veleggia; naviga, naviga, un bel giorno sbarca a Terracina e s’avvia al Convento della pineta. Era tutto bruciacchiato dal sole e avea l’anima amara come il mare. Ma un intero mese di riposo gli ricreerà le forze e lo metterà in grado di riprendere con rinnovata lena la battaglia. 238