ADDIO AL DESERTO II «demonio meridiano», scorpioni a iosa, e monaci che non lo lasciano quietare... — Dunque? — Scappare. Ma prima darà il fatto loro a quei signori. — Mandami la tua brava professione di fede su la Trinità — gli avea scritto il presbitero Marco, che — a quanto pare — presiedeva al servizio religioso del deserto. Domenica, la leggerò ai monaci, all ora della Messa; poi l’appenderò alla porta della chiesa e le vessazioni, di cui giustamente i lamenti, cesseranno come per incanto. Fu come passare della carta-vetro sul vivo d’una piaga. Rispose con un’invettiva furibonda,. «Quale razza d’uomini e qual paese è mai così barbaro, che possa giustificare l’audacia di questi signori? Ci si rifiuta perfino l’ospitalità della sabbia» (1). «Ti meravigli perchè ho citato un poeta pa- (1) Virgilio, Eneide, 1. 116