IN CASA DI DONNA ALBINA Quel largo pugno di Atanasio, che tu sai, aveva seminato i solchi di Roma non meno generosamente di quelli di Treviri e la capitale del Tevere era stata ferace quanto quella del Reno. Donna Albina, con sua figlia Marcella, aveva bevuto come a garganella la parola del grande lottatore e la sua casa su l’Aventino s era fatta monastero. E una folla di grandi anime assetate di serenità salivano a quel cenacolo di luce. Eccoti, a spizzico, alcuni nomi di illustri frequentatrici : Serenilla, Felicita, Sofronia, Marcellina, sorella di Ambrogio, Fabiola della nobile stirpe dei Fabi. E Furia? — A. Thierry la dice «del bel numero», ma si sbaglia. Nel 385, infatti, quella discendente dei Camilli aveva cinque o sei anni appena e non poteva essere lassù. Ad un uomo acuto come Gerolamo, non poteva sfuggire l’importanza del palazzo del- 146