PLASMATORE DI ANIME La pedagogia di Gerolamo è una pedagogia forte. Parla di sacrificio e di morte con la disinvoltura di chi parla di pane casalingo e d’acqua fresca. «La vita è come un chicco di frumento che ha bisogno d esser nascosto sotterra e di marcire, se vuole essere fecondo» (1). «E’ come l’albero che occorre potare, se si vuole che sia ricco di fiori e di frutti». E con Cristo cita S. Paolo. Quelli che vogliono vivere con Gesù devono mortificare la carne con tutte le sue vergognose tendenze. Se la mortificherete vivrete ; e se la accarezzerete, vi perderete (2). Nessuna di quelle considerazioni che qua e là ammorbidiscono la pedagogia di queirinsigne maestro di spirito che fu Fénelon. Eppure le discepole dell’Aventino non venivano da case meno illustri e la mollezza del secolo IV non era minore di quella dei tempi di Re Sole. Nè è da credere che le grandi discepole dell’Aventino allibissero e battessero i denti, ai brividi di quella paura che agghiaccia il sangue nelle vene. (1) Ioan, 12 - 24. (2) Ad Rom. 13. 154