IL SUO MONUMENTO Come tutti i «grandi» che creano, sapeva di aver lavorato per la eternità. Né si ingannava. Il monumento del suo genio e della sua tenacia si imporrà ai secoli. Agostino che, a tutta prima, non aveva fatto buon viso alla Volgata, finisce per riconoscerne il valore. E, due secoli dopo la morte del suo autore, la grande versione è adottata in tutto l’Occidente, in attesa che il Concilio di Trento la proclami testo ufficiale della Chiesa. Opera portentosa ! A compiere la quale Gerolamo non aveva gli strumenti di cui possono oggi disporre quelli che studiano la Bibbia. Infatti gli scavi della Mesopotamia e la lingua araba, che tante chiavi dovevano fornire agli studiosi moderni del Gran Libro, erano, allora, soltanto in mente Dei. Ciononostante, l’opera ha il plauso della critica più libera e più spregiudicata. Egli ha il merito d’essere risalito coraggiosamente alla sorgente ebraica ; di averne colta la verità e di averla travasata in un latino che, anche se non è quello dell’Episto- 202