LE RAPPRESAGLIE DI GIOVANNI Giovanni non era affatto degno della mi-’ tra che portava in capo. Molto fegato ; poco cervello ; niente cuore. Rufino gli forzò la mano e quell’iracondo scagliò l’interdetto contro Gerolamo, che era solito chiamare lo «scismatico di Betlemme». Rufino adorava Origene e con le conseguenze di quel provvedimento penale voleva abbattere l’antiorigenista più terribile che vivesse allora in Palestina. Lo conosceva bene. Erano entrambi di Dalmazia ; era stato con lui a Roma ai tempi eh’erano studenti e avea goduto le sue confidenze al Cenobio di Aquileia. Gerolamo era un cervello di gran calibro e un lottatore d’eccezione. — Dunque? — O abbatterlo, o veder trionfar l’antio-rigenismo, non solo a Gerusalemme, ma in tutta la Palestina e più in là... «L’interdetto» importava non soltanto la negazione di qualsiasi sacramento ; ma pri- 232