LA RIPRESA DI RUFINO ne. Ma tu non crederai che io sia uno stupido, arrivato fresco fresco dal suo villaggio a condannare in blocco tutta l’opera del grande alessandrino. Ah, no, io condanno solo quanto in lui s’oppone alle dottrine della fede». Nello stesso tempo traduce letteralmente il Perì Archón e, a volta di corriere, lo spedisce a Roma. ((Ecco Origene col suo volto. Quello di Rufino è un Origene addomesticato attraverso mille tagli e mille correzioni». Più di mezza Roma si sollevò contro il falsario e il gruppo più aggressivo fu quello dell’Aventino, capitanato da donna Marcella. Vera amazzone della ortodossia, dopo aver lottato contro il subdolo corifeo dell’eresia, si presentava coraggiosamente a papa Siricio, insistendo perchè pronunciasse contro Rufino una energica e stroncatrice sentenza di condanna. Ma Siricio non la esaudì. A Roma la controversia era all’ordine del giorno, nei circoli di cultura, nelle scuole, nelle curie, nei salotti. Ovunque si parlava di Origene, di Gerolamo, di Rufino. E l’atmo- 250