GIOVENALE «La tua sposa faccia tanti figli, quanti grappoli la vite (1). Certo, ma ciò è detto per le donne degli altri. Sotto il vostro tetto, infatti, non c’è una bocca che vi chiami padre. Eroi d una sterilità che v’accusa in faccia a Dio e all’imperatore, rammollite nelle alcove del vizio e frodate i diritti della natura». Copriva volentieri di disprezzo le mondane che sapeva avversarie feroci di Marcella e delle altre matrone dell’Aventino. Misogino feroce, quando sferza quelle donne così superbe e sensuali par che vada in paradiso. «Le chiome sciolte e abbandonate su le spalle, camminano con andatura stanca e dinoccolata per le vie. Altre s’abbigliano alla foggia dei maschi e, quasi vergognandosi d’esser donne, si tagliano i capelli, ostentando in pubblico le loro faccette da eunuco». Nè manca chi, imparato il modo di isterilirsi, si rende rea d’omicidio, prima che la creatura sia stata concepita. Qualcheduna poi, più delinquente delle sue sorelle, non ha orrore di ricorrere all’aborto e, lasciandovi la (1) Salmo 127. 161 11*