PRAESBYTER. coloro che, con le loro gazzarre, gli avean distrutto il paradiso. Lamico gli osservò, sorridendo, che i «grandi predestinati» arrivano sempre alla mèta sotto la croce. Egli stette a sentirlo con una faccia che parea la maschera dello scetticismo, ridendo a scatti, con quella sua bocca amara, dove parea essersi piazzata l’ironia. — Sicché — disse — quei monaci avrebbero servito a farmi grande? ! E continuava a ridere a quel modo. 11 deserto avea finito per imbeverlo di Dio. Via dal suo cuore tutto ciò che è indegno d’uno spirito immortale ! — E allora, Dio solo sul deserto della sua anima rupestre? — Affatto. Dio, i fantasmi della bellezza e la dolce folla degli amici. Le gioie dell’anima, al contrario di quelle della carne, si gustan meglio in compagnia. Lo spirito agitato da Dio è amore e gioia che si comunica, crescendo nell’atto che si dona. La carne è egoismo che, escludendo gli altri dalle sue gioie, si stanca, intristisce e muore. 120