I SUOI TEMPI Pietro e Paolo torreggiano come due trionfatori. Ma non basta. L’ora è, quanto solenne, difficile; e Dio, eterna Provvidenza della storia, la fronteggia, regalando alla Chiesa e alla civiltà un superbo gruppo di giganti. In Oriente si chiamano Atanasio, Basilio, Gregorio di Nazianzo, Epifanio, Giovanni Grisostomo ; e in Occidente, Paolino, Ambrogio, Agostino, Ilario di Poitiers. Mai più ebbe la Chiesa una più splendida pleiade di grandi, se non, forse, in quel secolo XIII che vide passare all’ombra delle sue cattedrali Anseimo da Aosta, Francesco d’As-sisi, Domenico di Guzman, Bonaventura da Bagnorea, Duns Scoto, Alessandro d’Ales, Tomaso d’Aquino e la colossale ombra di Dante. Il Cristianesimo, dopo l’editto di Milano (313), era uscito dalle catacombe alla libera luce del sole e, con l’avvento al trono di Teodosio il grande, era stato proclamato religione dell’impero; ma dovea fare i conti con la forza del passato. Le tradizioni storiche, anche quando il tempo le ha svuotate dei loro vecchi contenuti, non si lasciano facilmente sovvertire. Il Paganesimo è morto come Fede ; ma 22