LE RAPPRESAGLIE DI GIOVANNI ventò il più violento paladino dell’antiorige-nismo. Non contento della penna, usò la spada e orde armate fino ai denti furono scagliate contro tutti i fortilizi di Origene. Crollaron tutti e crollò anche l’episcopio di Gerusalemme. Giovanni tolse 1’«interdetto» e alla Grotta ritornò, finalmente, la pace. Poi venne la Pasqua del 397 e, celebrando il vescovo il divino Sacrificio nella basilica della Risurrezione, presenti Gerolamo e Rufino, i due vecchi avversari mossero l’uno verso l’altro, per stringersi alla presenza del popolo cristianamente le destre... Gerolamo piangeva dalla commozione. — E Rufino?... 236