PLASMATORE DI ANIME Senonchè il cenacolo di donna Albina non era un Istituto biblico. Volendo esemplificare si potrebbe pensare ad uno di quegli «Studi» ateniesi del tempo di Pericle, da cui uscivano i divini capolavori di Fidia e Prassitele ; o ad una di quelle «Botteghe» fiorentine del Cinquecento, da cui partivano tante belle statue e tanti bei quadri a infiorare di grazia l’Italia di Leone X. Gerolamo è uno scalpellatore. Scolpisce la creta umana — impasto di spirito e di carne — come il Buonarroti scolpisce i blocchi di Carrara. E lo scultore è, per noi, ancora più grande e più geniale del biblista. Sente l’inesprimibile valore delle anime, perchè, contemplandole alla luce della fede, vede balenato sul loro volto il santo lume del Signore. E se queste «monadi di Dio» gli si mostrano irrorate del sangue di Cristo, allora si esalta e si commuove. L’arte è sopratutto fiamma di passione. I grandi creatori sono dei grandi appassionati. Il genio nasce dal fuoco. 151