GIOVENALE
battaglia a servizio del suo triplice ideale: la santità della vita, il monachiSmo, la Bibbia. L’artista s’abbraccia e si confonde col grande servitore della Chiesa.
   Era terribile ! Certe sue pagine sono talmente amare, che paiono inzuppate di bile da capo a fondo.
   L’anno 383 avea scarnificato e inchiodato al muro un certo Elvidio di Milano, piovuto a Roma dalla capitale lombarda a negare la verginità della Madonna.
   11 Contro Helvidium era la prima delle sue opere polemiche. Potente nella stretta come una morsa, avea schiacciato quell’infelice travet del cervello, facendone poltiglia.
   Seguiva quella Epistola ad Eustochio che doveva sollevare contro il segretario di Da-maso, il revisore dell Itala e il pedagogo, lo sdegno e l ira di mezzo Roma.
   Rispose con un ruggito e dalla pelliccia del leone scappò fuori Giovenale.
  Se è vero che il suo Epistolario è come il caleidoscopio dentro il quale si vede una gran parte di quel mondo d’anime che s’agitarono intorno a lui, è vero altresi che 1’ Epistola ad Eustochium è la più vasta
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