CONTRO GIOVINIANO Stava traducendo l’ultima parte del libro di Didimo il cieco su lo Spirito Santo, quando una lettera proveniente da Roma lo informò che un uomo tutto attorcigliato di catene, dai piedi senza sandali, e dalle chiome incolte e spioventi, avea spogliato bruscamente quella strana foggia e avea incominciato a predicare contro l’ascetismo e special-mentre contro la verginità. L’Impero — dicemmo — faceva le eresie come certe pozze scaldate dal sole fanno le ceraste. Montanismo - Manicheismo - Encratismo. Tre eresie e tre scomuniche del mondo, della vita, della civiltà. Follie ! Certo ; ma c’era chi confondeva con quelle tre correnti il movimento ascetico allora così potente e vivo nel grembo della Chiesa. — Chi era mai lo strano predicatore di cui sopra? — Un illustre sconosciuto che portava il nome di Gioviniano. 215