BIONDO CANE DI SCOZIA lagio era un autentico discepolo dello «scorpione dell’Oliveto». Per discutere la dottrina del monaco di Scozia, si tenne una Conferenza a Gerusalemme e un Sinodo a Lidda (415); ma Pelagio, che aveva insieme della volpe e dell’anguilla, uscì da Gerusalemme e sgusciò da Lidda, senza una parola di condanna. — Gerolamo? Deciso a non impegnarsi in un nuovo corpo a corpo, che gli avrebbe spezzato le ultime energie, si contentò di smascherare l’eresia in una chiara e succosa lettera scritta a Ctesifonte, nobile personaggio romano. Ma da ogni parte lo sollecitano a prendere la penna e ad essere più aperto e battagliero contro l’errore che continuava a far strage specialmente nel mondo delle persone colte. Rispose all’invito col Contra Pelagianos, dialogo ampio, arioso ed elegante, che crepita come una mitraglia contro il nuovo paladino dell’errore. Nel primo libro Gerolamo afferma l’assoluta impossibilità di raggiungere la perfezione sulla terra ; nel secondo sostiene la necessità della grazia a poter compiere la leg- 280