LA RIPRESA DI RUFINO sfera era così satura d’elettricità, che le discussioni fìnivan spesso in violenti tafferugli. Ma il novembre del 399 papa Siricio scende nella tomba e il suo successore, l’intrepido Anastasio, lascia capire di voler far sua la condanna che in Oriente avea lanciato contro Origene Teofilo di Alessandria. Vento di fronda. E Rufino pensò di lasciar Roma, prima d’esserne travolto. Fece tappa a Milano e di là mosse alla volta di Aqui-leia. Ma non faceva in tempo a raggiungerla, che un Sinodo romano condannava l’eresiarca di Alessandria, mentre un decreto di Onorio e di Arcadio ne vietava la lettura entro i confini dell’impero. Col «maestro» veniva colpito Io scolaro. Rufino lo capì di colpo e prese la penna per difendersi al cospetto del mondo e della Chiesa. 251