VERSO IL TRAMONTO Non voler temere per la Chiesa. C’è Dio che l assiste e dietro le tue spalle c’è Agostino che la difenderà ! Parole al vento... Ha varcato ormai i settantanni, ha le spalle tutte curve, ma pensa d’essere la più grande potenza della Chiesa d’Occidente e, come generale a valoroso soldato, distribuisce encomi solenni e medaglie sul campo, anche al vescovo d’Ippona. Il «cane di Scozia», morto in non so quale vicolaccio della Sicilia e il suo più brillante corifeo, Giuliano di Mirabella, bandito dalle terre dell’Impero. Egli è fuori di sè dalla gioia e scrive ad Agostino : «Bravo ! Il mondo intero ti celebra. I cattolici ti acclamano restauratore della loro secolare credenza e, quello che più altamente ti onora, gli eretici ti detestano e ti odiano a morte» (1). Le spalle, curve; ma l’anima, inflessibile come una spada. Scrive a papa Bonifacio: «Sii intransigente come la giustizia d’iddio e non consentire, neppure in sogno, che porti il nome di vesco- (1) Epht. LXXX. 285