IN DOMO PANIS creature passerebbero, in carne ed ossa, dalle sponde del Tevere alla Grotta di Betlemme... Volan le settimane; fuggon via i mesi e il cuore suo è sempre più colmo di felicità. Ieri, tornando dalla campagna con la sua ampia e ruvida veste di monaco tutta inzuppata di guazza, ripeteva le parole che aprono il capitolo : «In questa terra sarà la mia pace e in questa casa abiterò per sempre, giacché son io che me la scelsi». Ma da un terrazzo dell Oliveta un uomo guardava in giù, crollava la testa e sorrideva. — Chi? Rufino di Aquileia. 13* 193