IL TRANSITO DI DONNA PAOLA l’anima. Iddio, affinandola, la fa più viva e quindi più sensibile alla gioia e al dolore. Avea le spalle curve e andava per la via come se le pesasse il cuore. Disfatta e stracca, era facile preda al dolore. La febbre, infatti, la prese e l’abbattè sul giaciglio. Avvertito, Gerolamo scappò al monastero e la trovò là, con la testa alquanto affondata nel cuscino, con gli occhi rivolti verso la sua Eustochio che, quasi fatta più vergine e più tenera da quel nuovo dolore, se ne stava ai piedi di quel letto, con l’anima come schiacciata tra due gelide pietre. Gerolamo si assise al capezzale dell’amica e prese a farle coraggio con alcune di quelle grandi parole, di cui soltanto la Bibbia sa e custodisce il segreto. 11 male continuando a succhiarle le vene, in poche settimane ebbe il suo corpo assottigliato così, che, a rovesciarle il lenzuolo su la faccia, si sarebbe detto che sul letto non c’era nessuno. Gerolamo si seminava il seno di illusioni, e, mentre quella benedetta se ne andava, continuava a chiamarle speranze. 243