288 LUCIANO MACH INI • •• Il barone Alberto Lumbroso, nel primo volume del suo libro « Le origini economiche e diplomatiche della guerra mondiale », attribuisce la massima responsabilità della guerra alla Gran Bretagna. « Il fatto che sia stata l’Austria a mandar essa per prima un ultimatum alla Serbia e la Germania a mandar essa per prima un ultimatum alla Russia non prova assolutamente affatto che siano stati gli imperi centrali a voler la guerra ; la guerra è piuttosto voluta da chi prima fa la mobilitazione generale che non da chi manda un ultimatum per farla interrompere! E la prima mobilitazione fu fatta dalla Russia, contro il desiderio dello zar, per eccitamento giunto a Pietroburgo da Parigi e per il tacito consenso, oh quanto macchiavellico, dcH’Inghiltcrra ». Sostiene il barone Lumbroso che « anche prima del fatto di Seraievo il groviglio balcanico minacciava la monarchia austro-ungarica — epperò minacciava anche la Germania che aveva quella sola alleata — con pertinacia, con isforzo palese, con accanimento feroce ». Ed in seguito afferma che « tutto l’insieme dei testimoni e dei profeti che ho addotto e che addurrò, grida ad una sola voce, come gridarono i tedeschi allo scoppio della conflagrazione: « Goti hestrafe England ! » Sembra di essere ritornati nell’atmosfera delle cronache tedesche dell'agosto 1914. 11 Lumbroso afferma che il 2 giugno « l’ambasciatore russo a Londra, conte Benckendortf, scrive al capitano Wolkoff una lettera segretissima, in cui egli dichiara essere assolutamente necessario parlare solo con le massime cautele, «e