262 ' LUCIANO MAGLINI 4° Francia: « Orti re de départ en couverture », 30 luglio. 5° Austria-Ungheria : Ordine di allarme contro la Russia, 30 luglio. 6° Germania: Stato di pericolo di guerra (Kriegs-gefahrzustand) 31 luglio. Mobilitazioni generali : 1° Serbia: 25 luglio, tre ore pomeridiane. 2° Russia : 30 luglio, sei ore di sera (secondo Paléologue 4 ore di sera). 3° Austria-Ungheria: 31 luglio, mezzogiorni) e 23 minuti. 4° Francia: 1° agosto, quattro ore e 40 minuti dopo mezzogiorno. 5° Germania: 1° agosto, cinque ore pomeridiane. 6° Inghilterra: Flotta: 2 agosto, due ore e 25 minuti del mattino; esercito (corpo di spedizione) 3 agosto a mezzogiorno. La mobilitazione russa, benché Sazonof ripetesse che egli avrebbe continuato a negoziare fino all’ultimo momento e lo zar si illudesse di poter salvare ancora la pace, chiudeva la via alle trattative diplomatiche ed era fatalmente destinata a provocare le altre mobilitazioni ed a scatenare la guerra. Fin dal 18 agosto 1892 lo zar Alessandro III ed il generale de Boisdreffe, rappresentante del governo francese, avevano riconosciuto e proclamato di comune accordo che « la mobilitazione generale è la dichiarazione di guerra ». Dal 1892 fino al 1914 il trattato franco-russo era stato oggetto di numerose negoziazioni. E nei resoconti di questi negoziati si trova ripetuta la stessa preoccupazione : « La mobilitazione generale è la guerra ». Ciò spiega le tormentose esitazioni dello zar, la dichiarazione del generale Dobrorolski che