274 LUCIANO MAGRINI nosciuta a Sofia, avrebbe resi cauti i bulgari ed avrebbe evitato lo scoppio della guerra. La Romania lasciava credere a Sofia che si sarebbe mantenuta neutrale. E d’altra parte, non avendo contratto nessun impegno con la Grecia e con la Serbia, manteneva le mani libere sul momento dell'intervento, che avvenne, come è noto, con una incruenta passeggiata militare su Sofia quando la Bulgaria fu sconfitta (1). INon par dubbio che se fin dai primi giorni della crisi l’Inghilterra avesse nettamente dichiarato a Berlino ed a Vienna che in caso di complicazioni si sarebbe schierata con tutte le sue forze militari a fianco della Russia e della Francia, l’Austria e la Germania si sarebbero ritratte a tempo perchè entrambe contavano sulla neutralità inglese come (1) In un rapporto diretto al re Carlo, il ministro di Romania T. Maioresco, il 19 aprile 1913, riferiva che il ministro serbo Ristic gli aveva chiesto a nome di Pasic quale sarebbe stalli l’attitudine della Romania di fronte alla Bulgaria e se la Romania sarebbe stata disposta a concludere con la Serbia un’alleanza puramente difensiva contro la Bulgaria, e, dopo aver detto che era probabile che la Grecia, il di cui re aveva già parlato di un'alleanza grecoromena contro le pretese bulgare, facesse delle proposte analoghe a quelle fatte dalla Serbia prospettava l'opportunità, vista la ferma attitudine del re, di rispondere ai due governi in maniera egualmente evasiva. « Cè sempre da temere proseguiva il rapporto che fino al momento in cui i due governi non avranno apertamente rotta l'alleanza con la Bulgaria, e finché un reale conflitto non sarà scoppiato fra di essi, le conversazioni per un’alleanza con noi non servano che a rendere i bulgari più concilianti di fronte alle concessioni domandate dai serbi e dai greci ed a cementare di nuovo la loro attuale alleanza a detrimento della Romania. Noi non possiamo intervenire che al momento in cui il conflitto armoto sarà scoppiato tra serbi, greci e bulgari; noi dovremo allora avere le maui libere per imporre la pace ».