LE « NOTE MARGINALI » DEL KAISER 161 timatum o non lo si eseguisce, ma non lo si discute ! Da ciò il nome di ultimatum !» E di fianco alle parole « la buona volontà della Serbia non fosse dubbia» Guglielmo scriveva: «essa lo è». Ed in fondo al dispaccio sentenziava : « Miserabili cavilli ». Pure il 24 luglio Tschirschky informava che Berchtold, per convincere la Russia delle sue buone disposizioni, aveva dichiarato aH’incaricato d’affari russo che l’Austria non reclamerebbe alcun territorio serbo. Gugliebno trovava debole questo atteggiamento. Osservava che questo passo era superfluo ed avrebbe provocata un’impre9sione di debolezza e di scusa. Per ciò che si riferiva alla dichiarazione di Berchtold che l’Austria non reclamerebbe alcun territorio serbo Guglielmo postillava : « Che asino ! Egli deve riprendere il San-giaccato, altrimenti i serbi arriveranno all’Adriatico ». E più innanzi scriveva : « L’Austria deve divenire preponderante nei Balcani verso le piccole potenze a spese della Russia, altrimenti non si avrà tranquiUità ». Le fatiche marginali dell’imperatore Gugliebno continuano. Il 24 luglio l’ambasciatore a Londra Lichnowsky telegrafava il parere espressogli da Grey sulla situazione. Uno stato che accettasse le condizioni dell’ultimatum austriaco cesserebbe di contare nel numero degli stati indipendenti. Guglielmo postillava : « ciò sarebbe molto desiderabile. Non è (la Serbia) uno stato nel senso europeo della parola, è una banda di briganti!» Grey aveva detto che «il pericolo di una guerra europea, qualora l’Austria invadesse il territorio serbo, diverrebbe imminente ». E Guglielmo postillava : « ciò giungerà sicuramente ». Proseguiva l’ambasciatore: » Le conse-