212 LUCIANO MAGRINI di telegrammi tra la Russia e la Germania non fu più che la messa in scena del dramma storico ». Alla sera di quel 24 luglio Sazonof aveva un lungo colloquio con l’ambasciatore di Germania a Pietroburgo. Da un telegramma di Pourtalès al ministero degli affari esteri di Berlino, postillato dall’imperatore Guglielmo, apprendiamo che Sazonof era « molto sovraeccitato » (« bene ! » annotava in margine il Kaiser). Nel corso della conversazione, Sazonof aveva esclamato : « Se l’Austria inghiottisce la Serbia, noi le faremo la guerra » (« ebbene, che la facciano! » aveva annotato in margine Guglielmo). Dopo il colloquio, Sazonof dichiarava all’ambasciatore di Francia: «Come io lo prevedevo, la Germania sostiene a fondo la causa austriaca. Non la minima parola di conciliazione. Così io ho dichiarato nettamente a Pourtalès che noi non lasceremo la Serbia sola di fronte all'Austria nel regolamento della loro contesa. Il nostro colloquio è terminato su un tono assai vivace ». Paléologue aggiunge che egli raccomandò a Sazonof la calma, una prudenza estrema e chiese, ed ebbe, l’assicurazione che la Russia non aveva ancora ordinato nessuna misura militare. Ma fin dove si può credere alle « Memorie » di Paléologue, manifestamente reticenti e monche per quanto riguarda l'ultima decade del luglio 1914? Nella collezione dei documenti britannici del 1927, sotto il numero 125, è riprodotto un telegramma inviato dall'ambasciatore d’Inghilterra a Pietroburgo. Buchanan a Sir Edward Grey il 25 luglio 1914, nel qual telegramma è riferito uno scambio di vedute a tre, avvenuto il 25 luglio a Pietroburgo tra Sazonof. l’ambasciatore di Gran Bretagna e l'ambasciatore di Francia, circa le misure da prendersi di fronte all'aspetto minaccioso