IL CO M PIATTO 101 Ferdinando, e lo ebbe subito complice nella preparazione dell’attentato. Per procurarsi le bombe e le armi i due congiurati si rivolsero a due membri influenti della « Na-rodna Obrana », ma poiché questi erano assenti, si rivolsero a Milan Ciganovic, ex comitagi ed allora impiegato alla Direzione delle ferrovie serbe. Bisognerebbe qui aprire una parentesi sul co-mitagisnio serbo e sul prestigio ch’csso godeva dopo le due guerre balcaniche: bande irregolari che avevano combattuto, senza leggi di guerra, contro turchi e contro bulgari, compientlo incursioni all’avanguardia cd ai fianchi dell’esercito regolare e confondendo il terrore sparso fra le pacifiche popolazioni turche e bulgare, che sottoponevano ad intimidazioni ed a rappresaglie, con una vera e propria azione di guerra contro l’esercito nemico. 11 maggiore Voja Tankosic era considerato la più alta personalità rappresentativa del comita-gismo serbo. Il Ciganovic era un capo banda devoto a Tankosic, ma meno celebre di lui invece di un posto nell’esercito aveva ottenuto, come compenso per i servigi prestati, un posto nella direzione delle ferrovie di stato. I capi dei comitagi vantavano le gesta compiute cd erano considerati con un senso di ammirazione dai giovani 6erbi che si indugiavano fra discorsi di guerre e fra progetti di congiure nei calle di Belgrado. Chiunque ha avuto nell’anno delle due guerre balcaniche conoscenza diretta dell’atmosfera che le bande dei comitagi avevano creato, nei caffè di Atene, di Sofia e di Belgrado, dell’alone di popolarità semplicista — gli elementi più elevati deprecavano c condannavano la formazione di bande irregolari — che suscitavano, delle loro vanterie c del loro abbigliamento teatrale, può facilmente