IL coMPtorro 105 a prenderli, il giorno seguente si presentò un contadino che li condusse, col loro carico di armi, prima attraverso una palude e poi oltre i monti (ino alle vicinanze di Priboj, dove li attendeva il maestro Cubrilovic incaricato di farli proseguire. Il Cubrilovic li condusse a Tuzla da Misko Jova-novic. La facilità con cui sorgevano sul cammino dei congiurati delle guide, autorizza a credere che vi fosse una permanente organizzazione di contrabbando politico tra la Serbia c la Bosnia. Il Princip, interrogato, parlò del carattere < misterioso del viaggio >*. « C’era un tunnel — dicevano i congiurati — da Belgrado a Seraievo. # Gli attentatori furono ricevuti dal maestro bosniaco Danilo Ilitc, capo della Mliula Hosna, che già a Pasqua era stato preavvisato dal Princip del complotto che si stava preparando c che era andato ad incontrarli a Tuzla. Il maestro Ilitc ritirò le bombe, distribuì le parti, assegnò a ciascuno il posto ed il compito preciso, reclutò altri uomini a Seraievo capaci di supplire, occorrendo, i congiurati. Al mattino del 28 giugno i congiurati si diedero convegno nella pasticceria Vleinic, in via Cumuria. Ai tre congiurati provenienti da Belgrado se ne erano aggiunti altri quattro. Il Princip distribuì le bombe, le rivoltelle e ad ognuno consegnò una dose di cianuro di potassio affinchè appena compiuto l'attentato si uccidesse. I congiurati si allontanarono. Poco dopo il Cabrinovic prendeva posto vicino al ponte di Cumuria, il Princip si appostava al ponte Lateiner e il Grabez vicino al municipio. Come mai questo vasto complotto, del quale erano direttamente o indirettamente partecipi almeno una trentina di persone, dal colonnello Di-