112 LUCIANO MAGRINI villosità bizantina, la sua astuzia, la sua calma nei momenti più difficili, le sue dissimulazioni che interpretavano come la più alta manifestazione •Iella sua sapienza politica. Era, dicevano, mentalmente il più completo uomo balcanico che si riallacciasse all'antico tronco bizantino. Secondo l’ex consigliere di legazione a Vienna Iosiinovic il governo serbo avrebbe date istruzioni, il 18 giugno, affinchè il governo austriaco fosse avvertito di quanto si tramava in Bosnia. Il passo sarebbe stato fatto il 21 dal ministro Jotza Jo-vanovic presso Bilinski ministro delle finanze e della Bosnia-Erzegovina. Ma l’ex ministro di Serbia a Vienna ha smentito recisamente questa affermazione. Successivamente dichiarò che di sua propria iniziativa, il 5 giugno, egli aveva avvertito il ministro Bilinski che le manovre che dovevano aver luogo in Bosnia, in presenza dell’ar-eiduca, sarebbero state interpretate come una provocazione nei circoli nazionalisti di Bosnia. « Nella gioventù serba — avrebbe detto — si può trovare qualcuno che metta nel suo fucile o nel suo revolver una cartuccia a palla e che faccia fuoco ». Faceva dunque allusione al pericolo di un possibile attentato da parte di un soldato bosniaco; non segnalava i preparativi di un complotto. Qualche giorno dopo questo primo passo, egli era ritornato dal ministro delle finanze per intrattenerlo sullo stesso oggetto, ma aveva appreso che il viaggio ddl'arciduca avrebbe avuto luogo in qualunque caso. Ora non sembra strano che un ministro straniero faccia un passo di tal genere per avvertire .il governo, presso il quale è accreditato, che dal fucile di qualche soldato del suo esercito può partire un proiettile contro l’erede del trono? Non