Dai documenti segreti russi pubblicati dai bol-scevichi sappiamo che fin dal 16 luglio il barone Shilling, aggiunto al ministero russo degli esteri, richiesto dall’ambasciatore d’ItaUa marchese Car-lotti, come si sarebbe comportata la Russia davanti ad una dichiarazione di guerra dell’Austria, se quest’ultima si fosse decisa ad intraprendere qualche cosa contro la Serbia, rispondeva senza esitare che la Russia non tollererebbe un’attentato austriaco all’unità ed all’indipendenza della Serbia. « Il marchese Carlotti — prosegue il memorandum russo — fece osservare allora che se tale era realmente la ferma decisione della Russia, sarebbe stato opportuno dichiararlo senza indugio a Vienna, poiché la sua impressione è che l’Austria è capace di ima manovra irreparabile verso la Serbia nel calcolo che la Russia, pur opponendosi a parole, non si deciderebbe tuttavia a difendere con le armi la Serbia contro l’Austria. Ma se Vienna si rende conto che un conflitto con la Russia sarebbe inevitabile, allora è probabile che rifletterebbe sulle conseguenze di una politica troppo perentoria verso la Serbia. Il barone Shilling disse all’ambasciatore che egli poteva confermare nel modo più categorico quello che aveva detto sulla ferma decisione della Russia di non ammettere l’indeboUmento o