PRELUDIO DI CI MIRA 63 Chiese che venissero ritirate le truppe dalle frontiere Serba e Montenegrina e che fossero congedati i riservisti, ina ebbe una risposta negativa da parte di Conrad. Lo scandalo Redi — un colonnello di stato maggiore che si era ucciso essendo stato scoperto che esercitava lo spionaggio a favore della Russia — offrì occasione all’irritato erede del trono per prorompere in una tempestosa scenata contro Conrad, al quale volle attribuire, per negligenza, la responsabilità dell'accaduto. E Conrad il 4 giugno rassegnava le dimissioni. Ma l’arciduca non volle che Conrad se ne andasse in quel momento ed in quel modo; sapeva che il capo dello stato maggiore era tenuto in grande considerazione nei circoli militari d’Austria e di Germania. Voleva che passasse quel |>eriodo burrascoso e poi avrebbe provveduto a sostituirlo. Conrad, intanto, continuava a patrocinare la necessità di una guerra contro la Serbia e, dopo di aver convinto Berchtold, cercava in Germania nuove e decisive adesioni al suo programma. Fin dal'8 settembre 1913, in un colloquio con l’imperatore Guglielmo svoltosi a Salzbrunn, in occasione delle manovre tedesche, il barone Conrad osservava che dirimp«Ito alla Serbia non esistevano che due eventualità: o l’unione pacifica della Serbia con la Monarchia o quella di considerare la Serbia come nemica. L'idea dell'unione incontrava l’approvazione di Guglielmo il quale osservava che per la Germania era molto più vantaggioso che l'Austria-Ungheria fosse unita con la Serbia in un’unica dinastia e che non avesse come vicino uno stato sud-slavo che l’aggredirebbe sempre alle spalle. Conrad, rilevando la minaccia costituita da una grande Serbia per l'Austria-L'ngheria, osservava