252 LUCIANO M »CRINI bero inutilmente irritato. Ma fin quando avrebbe potuto resitere? « Verso le undici del mattino il ministro della guerra generale Sukomlinof ed il generale Janu-schevic tentarono ancora una volta, per telefono, di convincere lo zar a consentire la mobilitazione generale. Lo zar rispondeva con un brusco rifiuto e, per evitare ulteriori insistenze, dichiarava che la conversazione era finita. Il generale Januschevic ebbe appena il tempo di dire che il ministro degli esteri, Sazonof, che si trovava in loro compagnia, desiderava di dire qualche parola all’imperatore. Lo zar ebbe alcuni istanti di esitazione: quella non fortuita coincidenza lo metteva in sospetto. « I due ministri ed il capo dello stato maggiore erano d'accordo per indurlo alla mobibtazione generale e si erano adunati per un tentativo collettivo su di lui. Ma deciso a resistere anche alle richiese di Sazonof, lo zar consentì ad ascoltarlo. Sazanof chiese allo zar di essere ricevuto il giorno stesso, per un rapporto sulla situazione generale che non poteva essere rinviato. Dopo un silenzio, determinato da una nuova esitazione, lo zar gli chiese se non aveva nulla in contrario che lo ricevesse alle tre del pomeriggio assieme al generale Tatiscief, non avendo altrimenti in quel giorno un solo minuto libero. Lo zar sperava che la presenza di Tatiscief avrebbe reso più discreto Sazonof e non lo avrebbe indotto ad insistere sulla richiesta di mobilitazione generale. ■ Anche il ministro di agricoltura Krivocheine, per istigazione di Sazonof, aveva chiesto nella mattinata un’udienza allo zar per esporgli i pericoli che egli e gli alti ufficiali scorgevano nel rinvio della mobilitazione. L'imperatore gli aveva ri-