292 LUCIANO MAGRINI notte (l’ora delle congiure!) il corrispondente del Malin il quale gli confidò di aver appreso dall’ambasciatore francese Cambon che tanto a Parigi quanto a Pietroburgo erano giunte assicurazioni britanniche assolutamente impegnative! Bastano al Luiubroso queste autorevoli testimonianze per giudicare! E tira via come se esistessero solo i suoi testimoni che fanno tardive confidenze di confidenze ai giornaU ! Nei documenti russi pubblicati dai bolscevichi vi è una lettera inviata il 26 luglio da Bencken-dorff a Sazonof dalla quale traspaiono tutte le inquietudini russe per l’incognita rappresentata dall’atteggiamento dell’Inghilterra. « Grey — scrive Benckendorff — continua a dirmi che il suo linguaggio a Berlino non permette laggiù di concludere in alcun modo alla neutralità inglese in caso di guerra. Lichnowsky era in realtà molto demoralizzato ma perchè egli deplora la guerra. Io non sono affatto sicuro che egfi abbia comprese le parole di Grey come Grey voleva che fossero comprese. E’ ciò che io ripeto a Grey tutti i giorni, su tutti f toni. Egfi si barrica nelle speranze dei negoziati. Io non posso arrivare più lontano.... Io temo' chc in sostanza Grey non è sicuro della sua opinione pubblica e teme che se si impegna di piti non sarà sostenuto ». Si può credere che il governo russo, fino al momento dell’irruzione delle truppe tedesche in Belgio, fosse in un'incertezza angosciosa sulle intenzioni del gabinetto di Londra. « Furono vane le urgenti sollecitazioni che io rivolsi al governo inglese — scrive Sazonof nelle sue « Memorie * — perchè affermasse la sobdarietà dei suoi interessi con quelli della Russia e della Francia ed aprisse così gli occhi al governo tedesco sui pericoli della