IL DRAMMA DI SERA1EV0 135 Gli attentatori, quando furono arrestati non cercarono attenuanti per il loro gesto. Sapevano che non avrebbero potuto sfuggire alla forca. Cabri-novic dichiarava al procuratore di Stato: « Io ero preparato da lungo tempo all’attentato. Le cause chc mi hanno indotto a questa decisione devono ricercarsi in una terribile ingiustizia, chc mi è stata fatta in Bosnia. Io sono nato qui eppure mi si è reso impossibile il soggiorno in Bosnia ed anzi mi si è voluto cacciare con tutta la mia famiglia dal suolo della mia patria. Con la bomba che io ho scagliato contro l’arciduca io ho voluto distruggere il regime attuale in Bosnia del quale l’arciduca Francesco Ferdinando era il fautore più autorevole, lo ho commesso l’attentato mosso dal solo implacabile odio contro la dinastia degli Ab-sburgo che ha usurpato la sovranità sulla Bosnia e l’Erzegovina ed ha sempre cercato di infliggere i maggiori danni ai serbi ed alla nazione serba ». Gavrilo Princip faceva le seguenti dichiarazioni: « Io sono nato in Bosnia e fin dall'infanzia ho avuto delle idee panserbe. Ho sempre considerato una ingiustizia il fatto che la Bosnia, la quale ili virtù della sua popolazione, delle sue tradizioni e della sua cultura è stata sempre prevalentemente serba, abbia dovuto cadere sotto la dominazione in breve trailo della via che doveva percorrere per recarsi al Municipio: due a sinistra e cinque a destra della strada, lungo la riva del fiume Miliacira forse col proposito di gettarsi nel fiume, per sottrarsi all'arresto — come fece Cabrinovic — appena compiuto l'allentato. Passato l'arciduca, Princip si era spostato ed era andato ad appostarsi dirimpetto, all'angolo della Lateinerstrasse, probabilmente col pensiero che l’arciduca, dopo la visita al Municipio, sarebbe passalo di là, secondo l'itinerario prestabilito, per recarsi nella Frani-Joseph-slrasse.